lunedì 21 febbraio 2011


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La cucina cinese distingue gli alimenti yin, femminili, umidi e teneri, dunque rinfrescanti, che sono i legumi e la frutta, dagli alimenti yang, maschili, fritti, speziati o a base di carne, che hanno un effetto riscaldante. Un pasto cinese deve sempre trovare un equilibrio tra il freddo e il caldo.

I Cinesi condividono i piatti. La tavola è di solito rotonda e se è grande viene sormontata da un piatto girevole dove sono depositati i piatti. Nessun coltello è presente a tavola, cioè tutti gli alimenti sono tagliati in cucina ad eccezione dei frutti di mare.

La successione cronologica dei piatti è una scelta di equilibrio che fa il capofamiglia - mai la casalinga – a partire dei cinque sapori di base (dolce-salato-acido-amaro-piccante).

In Cina, un piatto deve anche essere gradevole all'occhio.

Il è consumato per le sue virtù digestive e decongestionanti.

Il tofu (caglio di soia) è un'invenzione cinese abbastanza economica.

Di solito, i latticini sono sempre di soia.

Per i Cinesi più poveri, un pasto si riassume in un piatto di pasta o di riso cotto al vapore senza condimento che deve essere leggermente colloso. Qualche volta è ravvivato da qualche verdura o boccone di carne o pesce.


Ripasso dalla diapositiva

A sinistra possiamo vedere molte salse, magari agrodolci e piccanti, Sembra che c'è una confezione di tè e anche un barattolo di cafè solubile.

Ci sono alcuni brik di latte che sicuro è di soia.

Si vedono poche uova e alcune confezioni di carne, che possono essere agnello, anatra, maiale, manzo, pollo, e vitello i quali sono i più abituali in Cina.

Veramente strano, ma ci si vede pane in cassetta e anche alcuni filoni di pane.

Pure per niente abituale vediamo quello che sembra una bottiglia di vino.

A destra vediamo tutto un’elenco di vegetali e frutta, i più comuni. Primo lo zenzero, seguito d’un sedano un cavolfiore, alcune carote e i cetrioli; accanto come frutti il melone, poche arancie, alcuni limoni e ci sono prugne. (I Cinese mangiano speso anche i fagiolini, i germogli di soia, i funghi, il tofu, le melanzane e il bambù)

A sinistra accanto al melone c’è una pitaya (una frutta che i cinese chiamano, tradotto dall'inglese, “frutta del drago”). La polpa all'interno del frutto è generalmente di colore bianco e di consistenza morbida con numerosissimi e piccolissimi semi di color nero, che sono commestibili.

Si vedono anche tante bottiglie di succo di fruta, lattine di birra e di cola.

A destra ci vedono alcuni, ma pochi, involtini “giapponesi” (Sushi arrotolato chiamato Makizushi), pochi sacchetti di patate fritte della KFC (Kentucky Fried Chicken), coca-cola, alcuni piccoli “dolci sferici” che sembrano prodotti dall'industria alimentare Ferrero Spa., e anche alcune confezioni di gelati della Häagen-Dazs.

Alla fine c’è anche un’ampia varietà di confezioni di carne ed alcuni insaccati, funghi disidratati, più salse (opure zuppe) e una sola ma grande bottiglia d’olio vegetale.

Quella pentola di rame accanto all’olio, è un barbecue cinese.

All’ultimo, c’è l’erogatore di acqua con possibilità di erogare acqua calda o fredda.

Non si vede il pesce per niente, ed è strano perchè i cinese sono grandi mangiatori di pesce, sia al forno, al vapore, bollito, fritto o saltato nel wok. Li mangiano anche affumicati.


Miquel e Marionna

1 commento:

  1. Beh, il nostro esperto sinologo ci ha fatto imparare un sacco di cose.

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